“Il 10 febbraio “Giorno del Ricordo”: memoria nazionale italiana.
Istituita con la legge il 30 marzo 2004 che vuole conservare e rinnovare: “La memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe,dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”
La strage delle Foibe è avvenuta tra il 1943 e il 1945, è una delle pagine più buie della storia contemporanea. Durante quegli anni, furono gettati vivi o morti, per volere del maresciallo Tito, nelle foibe (cavità naturali, pozzi presenti sul Carso) oltre diecimila persone, in nome di una pulizia etnica che doveva annientare la presenza italiana in Istria e Dalmazia. Purtroppo è impossibile dire quanti furono gettati nelle foibe: circa 1.000 sono state le salme esumate ,ma molte cavità sono irraggiungibili ,altre se ne scoprono solo adesso rendendo impossibile un calcolo esatto di morti.
Anche noi a scuola abbiamo osservato un minuto di silenzio in suffragio delle vittime, al fine di rafforzare la consapevolezza della tragedia avvenuta. Non sono mancati momenti di riflessione: ricordare ogni anno le foibe è essenziale, poiché ci permette di non dimenticare e nello stesso tempo di capire quanto sia importante accettare ed accogliere tutti coloro che non hanno la nostra stessa nazionalità , religione, cultura in modo tale che tutti gli esseri umani abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità. Il ricordo, quindi, impedisca che episodi come questo spingono altre persone a compiere gesti assurdi e inverosimili.
Vincenzo Rampulla classe II C
Mattia Cimino classe II A