Sembrava che ci conoscesse da tempo, perchè quando è entrato ci ha chiamati “sorelle” e “fratelli”.
Il missionario laico Biagio Conte, che ha donato la sua vita per i poveri, è venuto a trovarci a scuola lo scorso mese di ottobre. Noi studenti eravamo felici di conoscere una persona così profonda e coraggiosa e curiosi di ascoltare la sua storia. Lo abbiamo accolto nella palestra del nostro plesso e subito gli abbiamo fatto trovare alcuni doni, frutto di una nostra raccolta di denaro, per il suo centro “Speranza e Carità”, dove sono ospitate le persone disagiate che non hanno un tetto e hanno perso il lavoro e la famiglia. Appena è entrato un applauso scrosciante ha rotto il ghiaccio e lui per metterci a nostro agio in maniera confidenziale ha “battuto il cinque” ad alcuni studenti. Poi, con occhi sinceri e profondi, ha iniziato a raccontarci la sua vita e la sua conversione. Ci ha raccontato che pur vivendo in una famiglia agiata e pur conducendo la vita in maniera normale come tanti altri coetanei, il suo animo era profondamente tormentato e la sua insoddisfazione cresceva ogni giorno sempre di più. Fino a quando , abbandonata la famiglia per una profonda crisi spirituale, decise di andare a vivere come un eremita in una delle tante montagne dell’entroterra siciliano.
Ci ha parlato anche di un suo viaggio a piedi ad Assisi e del suo desiderio di trasferirsi in Africa e, inoltre, della sua scelta di rimanere a Palermo per combattere lo stato di miseria in cui si trova la città.
Ha raccontato che per un paio di anni è rimasto sulla sedia a rotelle, a causa delle spossanti fatiche che gli hanno provocato lo schiacciamento delle vertebre, ma dopo un bagno nelle acque di Lourdes ha ricevuto un miracolo e ha ripreso a camminare. «Bisogna avere speranza e carità» sono le parole spesso usate da Biagio Conte che, durante la sua visita all’Ipsia Ernesto Ascione, ha raccontato di avere abbandonato tutti i suoi averi per dedicarsi alle drammatiche situazioni di povertà e di emarginazione presenti nella sua città natale e per cercare una propria serenità interiore.
Di recente, come ha raccontato durante l’incontro, ha avuto problemi con il comune di Palermo, infatti ha dovuto pagare un’enorme cifra per tenere aperta la missione in cui ospita i più disagiati e bisognosi assicurando anche una serie di servizi sanitari a chi non può permetterselo.
Biagio Conte ha concluso la sua visita incitando tutti a recitare una preghiera per tutte le persone che non hanno una casa e dormono sulla strada e per le vittime della guerra e per tutto il mondo. Insomma il messaggio che ha voluto lanciare è quello di prendersi cura e avere misericordia del prossimo e soprattutto di pregare sempre.
Silvia Vitale 3B odonto
Sebastian Napoli 4B odonto