Papa Francesco, ha indetto il Giubileo della Misericordia e l’8 dicembre 2015 ha aperto la Porta Santa di S. Pietro che chiuderà il 20 novembre 2016. In questa occasione il papa ha stabilito che ogni diocesi può istituire Porte Sante: la Chiesa Madre di Mistretta, ha avuto modo di diventare Santuario della Madonna dei Miracoli
La notizia è arrivata dal vescovo di Patti, Ignazio Zambito, che inaugurerà il Santuario il 31 Ottobre; l’incontro con i fedeli è previsto presso la chiesa di San Giovanni, dove il vescovo consegnerà la pergamena di intitolazione del Santuario Mariano e in processione si andrà fino alla Chiesa Madre e all’altare della Madonna dei Miracoli, dove verrà accesa la lampada votiva .
La statua marmorea, risale al 1435 e la domenica del 15 Dicembre 1619 il Simulacro pianse per tre ore; da allora gli amastratini si sono affidati a Lei chiedendo protezione e grazia; ora il volto dolce della nostra Madonnina potrà essere contemplato dai pellegrini di tutto il mondo.
Nei giorni dodici e tredici Ottobre, gli alunni delle scuole primarie e secondarie hanno partecipato al giubileo delle scuole; ogni classe, ha avuto assegnata un’ opera di misericordia.
L’ opera di misericordia della nostra classe era “visitare i carcerati”. Abbiamo realizzato un disegno di due mani che si toccano, una dietro le sbarre incatenata che sfiora la mano di un uomo libero e abbiamo scritto una bellissima frase di papa Francesco: “Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza , sono condizioni necessarie per vivere felici”.
Una frase che racconta come l’amore aiuti a vivere bene e in pace col prossimo.
Giorno tredici , insieme agli alunni di Reitano e i ragazzi del centro, abbiamo sfilato, passando dalla Porta Santa , del nostro paese; durante l’offertorio, noi bambini insieme alle maestre, abbiamo portato all’altare le opere di misericordia.
Abbiamo inaugurato così il nuovo anno scolastico, con la preghiera e gli auguri del dirigente scolastico.
A Roma, nella Basilica di San Giovanni il Laterano ho avuto il privilegio di attraversare la porta Santa e quindi di compiere il passaggio che ogni cristiano è chiamato a fare, dal peccato alla grazia; è stata una grande emozione, non avrei mai pensato di ripetere la stessa esperienza nel mio paese, e sono felice, che anche coloro, che non hanno la possibilità di spostarsi, come la mia nonna possano attraversare la “nostra porta Santa”.
Ho provato una forte emozione nel passare la Porta Santa e spero di poter riprovare questo sentimento.
Francesca Artale