Non si meravigli alcuno se parleremo di unioni civili fra persone dello stesso sesso, dal momento che, sia la religione che la politica ci hanno educati a determinati ideali.
Nondimanco ne parliamo perché le cose sono cambiate e le opinioni su tale argomento sono contrastanti. Nonostante in alcuni paesi europei (come Svizzera, Austria, Germania) siano state approvate le unioni civili , e in Italia siano state presentate molte proposte al Parlamento, non si ha tutt’oggi una legge definitiva.
Pur non essendo riconosciute dall’ordinamento, le coppie di fatto godono comunque di diritti e doveri. Portiamo un esempio di una persona illustre come Papa Francesco, il quale afferma: “Non confondete la famiglia voluta da Dio con ogni altro tipo di unione’’. Adunque le unioni civili sono particolarmente condizionate dalla nostra religione.
Nonostante la maggior parte della popolazione concordi su tale tesi, una minoranza invece approva le unioni civili tra le coppie omosessuali. Molti giovani di oggi affermano, infatti, che i componenti della coppia omosessuale abbiano il diritto alla vita familiare e il diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia, precisando che la differenza di sesso non è più da considerare un requisito essenziale del matrimonio, come invece la chiesa richiede.
Se precedentemente si è detto che le coppie di fatto possiedono comunque dei diritti, molti si chiedono ancora quali siano le differenze tra i diritti appartenenti ad una coppia di fatto ed una coppia sposata. Ad esempio, per quanto riguarda il diritto di successione, se uno dei coniugi muore, l’altro è l’erede legittimo. Mentre tra le coppie di fatto non esiste alcun diritto all’eredità.
Nonostante i vari dibattiti intrapresi in Parlamento, non si è ancora giunti alla creazione di una legge vera e bisogna guardare in faccia alla realtà effettuale delle cose, spegnere i princìpi antichi per prenderne di nuovi. Ma bisognerebbe legiferare al più presto in modo che non ci siano più discriminazioni e bisognerebbe approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, perchè sono cittadini e cittadine di questo paese a tutti gli effetti.
Silvia Russo, Simona Lombardo, Martina Scammacca, Martina Melchionna, Roberta Baldanza