Tartamella: divulgare la scienza rendendola accessibile a tutti

“Nel giornalismo scientifico l’obiettivo è quello di divulgare il materiale scientifico, semplificandolo per far arrivare al grande pubblico le grandi scoperte.” E’ questo che ci dice il caporedattore di Focus Vito Tartamella, invitato dal professore Angelo Rapisarda nell’aula magna del Boggio Lera per una conferenza sul giornalismo scientifico e sul percorso per diventare giornalisti.

IMG-20170331-WA0035Come si diventa giornalista scientifico?                                                                                                                                “Per diventare giornalista professionista bisogna avere una laurea e fare un esame di Stato. Diventi a tutti gli effetti giornalista se trovi qualcuno che ti assume. In Italia un giornalista scientifico non ha un percorso formativo particolare, ma in realtà la formazione la si costruisce attraverso la propria esperienza – dichiara Tartamella – Io che non ho una conoscenza specifica, ogni mese devo provvedere a farmi una cultura su un determinato campo in modo sintetico e cercare di capire come funziona, in modo da poter scrivere un articolo semplice e accessibile a tutti.

Da dove, un giornalista scientifico, prende spunto per un articolo?

“Gli spunti vengono da tantissime cose. Un fattore fondamentale è la curiosità. Una scoperta che mi haIMG-20170331-WA0028 particolarmente colpito, e poi portato a scrivere un articolo, è la Biobanca: una banca online che prevede la vendita di virus, per permettere ai biologi di studiare la malattia”, afferma il giornalista.

Come nasce un articolo?

“Appresa una notizia bisogna risalire alla fonte e verificarne l’autenticità. E’ l’inizio di un articolo ad avere il compito di catturare l’attenzione del lettore. Bisogna, infatti, concentrare nelle prime righe le informazioni più importanti, per dare un idea generale al lettore. La cosa che colpisce di più di una notizia quasi sempre è ciò che funziona nell’attacco. In un articolo è necessario che ci sia una premessa, uno svolgimento ed una conclusione. Bisogna essere sintetici ed efficaci ed è importante la concretezza.”

IMG-20170331-WA0014Come riuscite ogni mese a far uscire la rivista?                                 

“Ad ogni numero si deve sapere quante sono le pagine pubblicitarie che devono essere inserite. Viene poi fatto un ordine di carta, gli articoli vengono assegnati e mentre il giornalista scrive c’è chi cerca le immagini e chi si occupa dell’impaginazione. Le pagine vengono riviste e corrette se necessario. Infine il giornale viene chiuso e inviato allo stampatore.”

Pro e contro nel diventare un giornalista scientifico?

“E’ un tipo di giornalismo che ti arricchisce e ti fa crescere, ma le possibilità di impiego sono scarse, poichè vi è una crisi giornalistica che dura da oltre dieci anni.”

Roberta Chiarenza, Gloria Mertoli