Caterina Vitale è una ginnasta di 17 anni che sta avendo ed ha avuto numerosi risultati in competizione anche di alto livello, si sta allenando duramente tutti i giorni per riprendersi al meglio dopo il suo ultimo infortunio alla caviglia e per ritornare ad eseguire elementi con maggiori difficoltà in campo gara . La passione per questo sport l’ha seguita sin da piccola e grazie all’appoggio della sua famiglia è riuscita a realizzare questo sogno , che si trasforma in realtà giorno dopo giorno. “La passione per questo sport è nata quando avevo 7 anni. – racconta Caterina -. A casa non stavo mai ferma, ero un po’ vanitosa e mi atteggiavo come una ballerina, quindi mia madre ha pensato di iscrivermi a ginnastica artistica, poiché racchiudeva questi aspetti che mi caratterizzavano”.
Qual è stata la prima palestra che ti ha accolta?
“Ho iniziato ad allenarmi alle Verginelle, dove ho fatto un anno di avviamento e subito dopo sono passata all’agonistica”.
Che difficoltà hai riscontrato?
“Inizialmente nessuna difficoltà in particolare, è iniziato tutto come un gioco ed ero sempre felice, inoltre ho imparato sin da subito i movimenti. In seguito ho iniziato a riscontrare le prime difficoltà poiché gli esercizi da eseguire diventavano sempre più difficili”.
A che età hai iniziato a fare gare, che esito hanno e dove si sono tenute?
“Ho iniziato a fare gare all’età di 9 anni. Ho vinto la prima gara GPT (Gare Per Tutti); in seguito a questa vittoria ho iniziato a partecipare a gare più importanti di categoria, come quelle regionali che andavano molto bene e interregionali nelle quali non ho avuto esiti molto positivi. Nonostante ciò, negli anni successivi a partire dal mio esito in terza posizione nelle interregionali, ho sempre avuto risultati positivi. Nel 2014 ho fatto la mia prima vera gara e il mio primo incontro internazionale con l’Italia, nella quale abbiamo vinto contro Francia e Messico. In seguito sono stata convocata in Messico ed è stato il mio primo viaggio intercontinentale, nel quale ho partecipato alle gare in prestito in serie A2, ma purtroppo in quell’anno mi ero rotta il menisco, dunque non sono andata molto bene e siamo scese in serie B. Nel 2015, nelle gare di categoria, sono arrivata seconda nelle parallele. Nel 2016 siamo arrivate seconde in serie B Nazionale dopo la Brescia e siamo passate in serie A2. Nello stesso anno sono arrivata terza in generale e prima nelle parallele alle Nazionali”.
Con chi hai lavorato e con quale personaggio importante sei entrata in contatto ?
“In seguito al mio arrivo in sesta posizione nel 2012 al Campionato Nazionale di Categoria, sono stata convocata per dei Collegiali Estivi e dal 2009 partecipo a questi. A Tirrenia sono entrata in contatto con personaggi importanti come Paolo Bucci, Tiziana di Pilato e Claudia Ferreri. In questo collegiale del 2012 vi era anche un allenatore della Nazionale Russa. Tra il 2013 e 2014 sono entrata in contatto con Enrico Casella”.
Hai avuto infortuni durante qualche gara e come li hai gestiti?
“Il primo infortunio avvenne durante la Nazionale della serie B a Roma, mentre mi riscaldavo al volteggio e mi sono lesionata il menisco non potendo partecipare alla gara. Ho comunque deciso di fare la parallela per dare sostegno alla mia squadra e senza quello non saremmo salite al podio in terza posizione. Un altro infortunio che mi ha tenuto ferma due mesi accadde durante una gara di Categoria Nazionale a Civita Vecchia, in cui facendo la prova di un elemento mi sono fatta male alla caviglia”.
Sei in lista per le olimpiadi?
“Dopo essermi fatta male alla caviglia non ho più mandato video ed elementi nuovi a Enrico Casella, quindi non sono più in forma in questo periodo. Ho il sogno di entrare prima di tutto nella squadra Senior Nazionale e spero che il mio fisico e la mia testa mi accompagni verso la realizzazione di questo sogno verso le olimpiadi”.
Ti hanno proposto di allenarti fuori Catania?
“Mi hanno proposto di allenarmi fuori quando ero molto piccola a Milano, ma alla fine ho pensato che tutte le ginnaste importanti del sud vanno a finire al nord e quindi non portano a pieno il nome del sud quando arrivano in Nazionale. Il mio obbiettivo era quello di entrare in Nazionale e ce l’ho fatta con il nome della mia terra, senza per forza dovermi allenare al nord. La mia scelta di rimanere al sud non è stata facile, poiché a Milano era tutto incentrato sulla ginnastica, ma nonostante tutto sono contenta della mia scelta”.
E’ uno sport che ti porta stress o ti fa solo stare bene?
“Ho scelto questo sport perché mi fa stare bene, perché mi piace tutto della ginnastica, però è tanto bello quanto duro, poiché bisogna rimanere sempre in forma e due chili in più fanno la differenza, però la passione per questo sport fa in modo da eliminare tutti i momenti di tristezza”.
Come gestisci l’ansia pre-gare?
“Io sono una ragazza molto ansiosa e penso a fare tutto bene dopo il duro lavoro svolto in palestra, ma spesso l’ansia mi gioca brutti scherzi, ma nel momento in cui penso “si tratta di una gara importante” e “ho svolto bene il lavoro in palestra” cerco di accantonare l’ansia. Quindi la consapevolezza del mio lavoro trasforma l’ansia in grinta”.
Segui una dieta in particolare?
“Non seguo delle diete estreme, ma non devo esagerare con i dolci, il pane e devo mangiare tanta frutta”.
Hai mai pensato di lasciare questo sport in momenti brutti?
“Ho dei momenti di debolezza e di tristezza, ma la voglia di voler andare avanti mi aiuta a superarli .Ho ancora tanto da imparare e mi impegnerò per portare a termine i miei obbiettivi. E finché saprò ancora emozionarmi,saprò che le delusioni non hanno vinto”.
Di seguito Caterina Vitale in azione all’Incontro internazionale di Camaiore Italia-Francia-Messico
Corpo Libero:
Parallele:
Volteggio:
Trave: