Il sindaco di Acireale: “Un museo della cartapesta con i pezzi più belli dei carri”

“E’ stata un’ottima edizione del Carnevale con un risultato superiore anche rispetto agli altri anni” : afferma il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo in seguito ad un’intervista svoltasi giovedì 2 Marzo 2017, all’interno del palazzo di città.

Il sindaco afferma che nonostante sia stata persa una data fondamentale per il Carnevale, questa non verrà recuperata durante il periodo della Festa dei Fiori perché ormai le due feste sono del tutto separate. Durante questa festa non si parlerà più di Carnevale, ma del fiore, questo per dare pari dignità a chi realizza le macchine infiorate perché ogni anno i carri allegorici-grotteschi hanno sempre avuto una supremazia sulle macchine infiorate. Di conseguenza si è anche pensato di eliminare i coriandoli in questa festa e di riprendere la sfilata dei carri in cartapesta in estate, anche perché il periodo è più consono per il tempo.

Il sindaco è soddisfatto per l’edizione del Carnevale come viene riportato nel video dell’intervista:

Inoltre Roberto Barbagallo annuncia fiero che si sta pensando alla realizzazione di un museo per la cartapesta, nel momento in cui gli viene chiesto se è possibile o comunque si è pensato di istituire un museo sul Carnevale affinché il più bel Carnevale di Sicilia sia conosciuto al di fuori del periodo carnascialesco. Il sindaco spiega che è necessario dover trovare gli spazi e che in città vi sono quattro o cinque collegi abbandonati che sono delle IPAB, (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza), di proprietà della Regione siciliana, che non danno più assistenza e di conseguenza non hanno motivo di esserci.

Qualora si dovesse arrivare all’estinzione delle IPAB, questi immobili potranno essere di proprietà del comune e di conseguenza sarebbero idonei a trasformarsi oltre che in aule di studio per permettere ai ragazzi di progettare, di dialogare e di socializzare, anche in musei. Secondo Barbagallo si potrebbe infatti procedere tenendo i pezzi migliori dei carri di ogni anno affinché il museo possa anche trasformarsi in uno simile a quello delle ceneri.

Barbagallo spiega anche che probabilmente i capannoni della cartapesta verranno spostati perché sono molto distanti dalla città e quindi quando piove i carri, a causa della distanza, vengono danneggiati; è stata individuata un’aera in Corso Italia, anche se rimane un unico problema, cioè la mancanza di risorse per poter realizzare il tutto e quindi anche se c’è l’idea, la realizzazione è complessa e complicata.