Cittadinanza e Costituzione, gli studenti sono preparati?

L’educazione civica nasce a Catania 61 anni fa quando, un gruppo di insegnanti, si riunì al Castello Ursino per il convegno nazionale dell’UCIIM nel 1957. In quell’occasione si è discusso dell’importanza dell’insegnamento del valore civico ai ragazzi. Successivamente,nel 1958, l’educazione civica è entrata a far parte delle materie scolastiche con il decreto di Aldo Moro, Ministro della Pubblica Istruzione. Oggi, 60 anni dopo l’entrata in vigore di tale decreto, il Miur prevede che le competenze che venivano acquisite con l’insegnamento dell’ educazione civica, ora siano apprese attraverso l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, sia alla scuola primaria sia alla scuola secondaria di primo e di secondo grado. Il Miur afferma che è compito della scuola quello di “sviluppare in tutti gli studenti, dalla primaria alle superiori, competenze e quindi comportamenti di “cittadinanza attiva” ispirati, tra gli altri, ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione e solidarietà. […] Spetta a tutti gli insegnanti far acquisire gli strumenti della cittadinanza, in particolare ai docenti dell’area storico-geografica e storico-sociale.” Ciò vuol dire che soprattutto l’insegnante di storia e geografia del biennio, si occupa di insegnare questa materia. Ma Cittadinanza e Costituzione viene realmente appresa dagli studenti italiani? Qui di seguito riportiamo un’indagine condotta  fra alcuni studenti del Vaccarini che hanno risposto a un questionario di  7 domande.

Domande:

  1. A partire da quale età si può essere deputati in Italia?
  2. Quale dei Paesi non ha aderito all’Unione Europea?
  3. In Italia la leva militare è stata abolita per i nati a partire dal
  4. In quale anno fu riconosciuto il diritto di voto alle donne?
  5. Che tipo di repubblica è la Repubblica Italiana?
  6. Chi ha il potere di sciogliere le camere?
  7. Chi può firmare una legge?

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Analizzando questi  grafici  si può notare che  circa metà del campione,  la cui età varia tra i 18 e i 19 anni, ha risposto correttamente alle domande.  Alla domanda “Chi può firmare una legge?”  però quasi nessuno ha saputo rispondere correttamente; invece tutti erano preparati sulla domanda “Che tipo di repubblica è la Repubblica italiana?”. Nonostante il mediocre risultato ottenuto, bisogna ricordare che la metà degli studenti  voterà alle elezioni senza cognizione di causa. Come mai così pochi studenti risultano preparati? Abbiamo chiesto agli studenti precedentemente intervistati e affermano che la materia non viene proprio insegnata.

Abbiamo intervistato la professoressa Pina Arena, docente di lettere, per chiederle un parere. Abbiamo cominciato l’intervista chiedendole se è vero che i professori hanno tempo di insegnare Cittadinanza e Costituzione. “Non si ha tempo –  risponde la professoressa – l’insegnamento è stato compresso nella materia geostoria, che è un “pacchetto” molto piccolo e non si ha abbastanza spazio”. La geostoria infatti, prevede solo 3 ore di lezione settimanali. La professoressa ammette però che Cittadinanza e Costituzione è fondamentale nella vita di ognuno, soprattutto se si frequenta un liceo e si ambisce a far parte della nuova classe dirigente; è necessario che questa materia abbia uno spazio importante nella formazione degli studenti. “Lo studio di Costituzione europea aiuterebbe ad affievolire le tensione nei confronti dell’Europa stessa, perché, d’altronde, per noi è una grande risorsa. E’ necessario riuscire a trovare uno spazio per questo tipo di conoscenza; di recente, per esempio, ho dovuto “sacrificare”, per quanto sia corretto dire così, un’ora di letteratura in cui ho discusso, con i miei alunni, della recente polemica sulla formazione del Governo e sull’articolo 92 della Costituzione”. Polemica molto attuale in quanto non si conoscono le prerogative del Presidente della Repubblica.