Glossario: le parole care a Beccaria

Uno degli obiettivi del progetto “COMPITA” è stata la definizione di alcune parole-chiave delle quali ci siamo chiesti il significato e l’accezione attribuita a questi termini dagli Illuministi.

 

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Diritto: Fu con la cultura illuministica che si diffuse nel tempo la coscienza di diritti umani come uguaglianza, libertà, dignità della persona e proprietà privata che appartenevano alla tradizione umanistica e che erano contro i principi allora vigenti. In politica, gli Illuministi fecero riferimento agli studi di Hobbes e Locke, le cui idee parlano di contrattualismo, contratto attraverso il quale l’uomo esce dallo stato di natura ed entra nella società civile.

In Hobbes il contrattualismo condusse alla giustificazione dell’assolutismo, in Locke servì a delineare le basi dello stato di diritto e della concezione politica liberale.

 

Libertà di informazioneLibertà: Nell’Illuminismo la libertà è la condizione necessaria per lo sviluppo della cultura e del pensiero; essa è la base di un processo che porta al totale liberalismo politico e liberismo economico, in grado di eliminare qualsiasi frontiera sociale e culturale. Tuttavia la libertà illimitata originaria di ogni uomo determina un continuo stato di guerra che impedisce lo sviluppo di tale cultura.

In Beccaria, è la necessità di uscire da questo stato di conflitto che spinge gli uomini a rinunciare a una parte della propria libertà per potersi associare e godere del resto in tranquillità e serenità.

 

la GiustiziaGiustizia: E’ ciò che impone l’ordine, ciò che dovrebbe garantire la sicurezza e la tranquillità; ma se la giustizia non è bene esercitata, o se ne fa un cattivo uso, sia i cittadini che lo stato declinano le loro responsabilità. Se le forme di giustizia sono violente, prima o poi anche i buoni cittadini diventeranno violenti; se le pene sono attribuite senza criterio alcuno, gli uomini diverranno irrequieti e non seguiranno più la legge.

Ciò che Beccaria pubblica è rivoluzionario: il pensiero illuminista di cui egli si fa portavoce mette in discussione il sistema giudiziario penale, scuotendo i pensatori del periodo e suscitando scalpore tra i cittadini e le masse. La giustizia doveva (e deve tuttora) essere un mezzo per vivere in modo giusto e pacifico, di modo che la propria libertà non vada a ledere quello degli altri.

 

La ragioneRagione: Con ragione si intende la capacità di ragionare, ossia di trarre conclusioni, tramite inferenze, da premesse poste in precedenza. Il ruolo fondamentale della ragione, la capacità che distingue l’uomo dagli altri animali, è riconosciuta già dalla filosofia greca con la speculazione, ad esempio, di Platone.

Con l’Illuminismo è evidente l’affermazione della ragione come strumento esatto di distinzione tra bene e male, giusto e ingiusto, vero e falso, attraverso la costruzione di ragionamenti deduttivo-matematici.

 

felicitàFelicità: “La massima felicità divisa nel maggior numero” è, in Beccaria, l’obiettivo ultimo cui deve tendere qualsiasi stato moderno, attraverso la definizione di un corpus legislativo che garantisca a ogni cittadino tale stato di serenità duratura e assenza di turbamento. Con l’Illuminismo, il nuovo concetto di felicità diventa fondamentale, tanto da essere considerato (in diversi documenti ufficiali quali la Dichiarazione di Indipendenza e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino) diritto inviolabile di ciascun essere umano.

 

municipioSovranità: La sovranità è il frutto dell’associazione dei singoli uomini in seguito alla rinuncia di una parte della propria libertà individuale. “La somma di tutte queste porzioni di libertà sacrificate al bene di ciascheduno forma la sovranità di una nazione, ed il sovrano è il legittimo depositario e amministratore di quelle” (Cesare Beccaria, Dei Delitti e delle Pene, 1764).

La persona depositaria della sovranità definisce la forma di governo della nazione (sovrano può essere il monarca, e si ha dunque una monarchia, oppure il popolo stesso, raggiungendo così una democrazia).

 

AnarchiaAnarchia: Per anarchia si intende la negazione della sovranità, negazione che può realizzarsi in dottrine filosofiche, ideologie utopistiche o veri e propri movimenti popolari. In Beccaria la condizione di caos originario è anarchia, e quando un singolo cittadino viola il contratto tra gli individui, autorizza il ritorno a quello stato primordiale dell’uomo che proprio tramite il patto si è voluto evitare.

Il diritto di punire, che spetta al sovrano, scaturisce dalla necessità di preservare il contratto sociale e garantire l’ordine della nazione.

Ginevra Ciuni, Raffaele Crimi, Claudia Finocchiaro, Lorenza Gallo, Edoardo Paduano, Claudio Rapisarda, Giulia Scuderi, Simona Ursino