Liceo Archimede di Acireale, avvio con gli olimpionici della scherma

Si è respirata aria di Olimpiadi al liceo Archimede di Acireale, da due anni anche liceo sportivo oltre che scientifico. Il 12 settembre, ad inaugurare l’anno scolastico 2016/2017 sono arrivati Daniele Garozzo (classe 1992, ora vive e si allena a Roma, medaglia d’oro nel fioretto maschile), Enrico Garozzo (classe 1989, ora vive e si allena a Milano, medaglia d’argento nella spada a squadre) e Marco Fichera (classe 1993, anche lui argento con Enrico Garozzo nella spada a squadre). Tutti e tre gli olimpionici di Rio ex alunni del liceo Archimede.

Nell’aula magna i tre campioni olimpici di scherma hanno incontrato gli studenti e le studentesse delle prime classi fra cui i giovani iscritti al Liceo Sportivo. Un breve incontro correlato alla fine da tante foto e selfie. I tre atleti sono giunti puntuali poco dopo le 11, accompagnati da Sebastiano Manzoni. Non appena seduti hanno sorriso e salutato scoprendo nelle prime file alcuni dei loro ex docenti. «La loro presenza qui – ha detto il dirigente scolastico Riccardo Blasco – dimostra il loro attaccamento alla scuola, noi esprimiamo la nostra gratitudine per aver rappresentato la nostra terra, la Sicilia.

olimpionici-al-liceo-Archimede_1 «Ho tanti ricordi di questo liceo – ha detto Daniele Garozzo -, soprattuto ricordo di aver studiato tanto. In bocca al lupo per l’inizio delle lezioni, di questo nuovo anno accademico. In qualsiasi ambito è necessario sacrificio ed impegno».

Quando il dirigente scolastico ha chiesto a Enrico Garozzo quale indirizzo tra scientifico e sportivo sceglierebbe se fosse tornato indietro nel tempo, lui non ha avuto dubbi: «Scontato, sceglierei lo sportivo. Purtroppo quando sono arrivato io non c’era questo indirizzo. I ricordi sono tanti bellissimi e difficili, ma fanno tutti parte della crescita».

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«Io mi ricordo tutti i prof, compresi quelli che ci sono ancora adesso, come la professoressa Pittò che mi rincuora con i suoi messaggi – ha aggiunto Marco Fichera -. E’ bello essere qui. Ai ragazzi vorrei dire che in questo momento è facile pensare “non vedo l’ora che finisca”, “tra cinque anni andrò…”, ma dopo il diploma ci si accorge che ci sono stati bei momenti, momenti felici con i compagni che in seguito difficilmente si ritrovano».

E mentre il dirigente scolastico ha “confessato” la sua trepidazione per l’evento – «ero emozionatissimo prima di incontrarli, ora capisco che sono semplici e che ciò che hanno ottenuto l’hanno raggiunto con grandi sacrifici. Il sacrificio lo si fa in vista di qualcosa» – i ragazzi hanno cominciato a far piovere delle domande. Immancabile la classica: “siete fidanzati?’’. Ed è stato un scroscio di risate e applausi.

Sotto il grande applauso a fine incontro.