Come tutti sappiamo, il dramma delle spose bambine è un problema che riguarda diversi paesi del mondo (Turchia, India, Albania, e molti altri), all’interno dei quali è la famiglia a decidere il futuro delle figlie. Le Iene Show hanno affrontato questo problema raccontando la storia di una bambina di 13 anni, costretta dalla famiglia a sposare un uomo molto più grande di lei. In questo modo l’uomo è legittimato ad avere rapporti sessuali con una bambina. In Italia si parla di pedofilia; in Albania c’è una legge simile che riconosce la pedofilia come un reato, ma è poco conosciuta e, inoltre, non viene messa in pratica perché la tradizione è talmente forte che le autorità possono fare poco e niente.
A queste bambine viene sottratta l’infanzia e sono spesso vittime di violenza fisica, con abusi e violenze da parte del marito, e psicologica, da parte della famiglia stessa. Per questi motivi molte ragazzine tentano il suicido.
Giovani minorenni diventano madri all’età di 13-14 anni e di conseguenza sono costrette ad abbandonare la scuola per accudire i propri figli, mariti e per occuparsi delle faccende di casa. Ma in molti casi, bambine muoiono durante il parto.
Un’associazione, la “Amnesty International” ha lanciato la campagna #maipiùsposebambine e una petizione per chiedere al governo del Burkina Faso (Africa) di fermare quest’orribile fenomeno per proteggere ragazze e bambini. Il matrimonio precoce e forzato è una violazione dei diritti umani, fermiamolo.