“Grazie ragazzi, mi porterò a casa, al mio ritorno, una lezione di storia e di vita. Il futuro lo state costruendo voi oggi. Grazie di cuore”. Attraverso le parole di Gaetano Blaiotta, proprietario a Varese di una casa editrice che pubblica piccoli libri d’arte, si può sintetizzare la splendida esperienza vissuta dai ragazzi dell’Istituto “E. Ascione” all’interno del progetto “Panormus. La scuola adotta la città”. Oltre a quello del turista di Varese sono tantissimi i commenti di apprezzamento che hanno gratificato i ragazzi e noi professori e che renderanno questa manifestazione indimenticabile.
L’iniziativa giunta alla ventitreesima edizione ha come obiettivo quello di educare alla cittadinanza attiva promuovendo la conoscenza dei beni architettonici e monumentali della propria città. Quest’anno il tema specifico del progetto è “Palermo una città senza confini”. L’inaugurazione è stata il 18 marzo con quattro cortei provenienti dai quattro mandamenti della città che sono confluiti a Piazza Pretoria dove bambini e ragazzi delle scuole partecipanti hanno abbattuto un muro realizzato con delle scatole colorate, simbolo dei confini territoriali, della diversità, culturali e generazionali. La cerimonia di apertura si è conclusa con la consegna delle chiavi da parte del sindaco Orlando agli alunni delle scuole. Con il tema proposto si vuole dare voce ad una città che fa della cultura uno strumento di fusione e contaminazione positiva fra popoli, fra le diverse generazioni, investendo nella diversità come risorsa. Quest’anno sono stati adottati 90 monumenti, 4 quartieri e ci saranno 5 passeggiate tematiche. La manifestazione si chiuderà il 26 maggio con la “Notte bianca della Scuola”.
I ragazzi dell’Istituto Ascione hanno adottato l’Oratorio dei SS. Elena e Costantino, fabbricato dalla Compagnia omonima intorno al 1700 al di sopra della chiesa preesistente intitolata alla Madonna del Monserrato. L’oratorio, purtroppo, rimane chiuso per la maggior parte dell’anno ed apre solo in occasione di particolari eventi culturali. Al suo interno si trovano gli splendidi affreschi di Filippo Tancredi e Guglielmo Borremans e un bellissimo pavimento policromo in maiolica di Antonio Gurrello su disegno di Paolo Amato.
I ragazzi sono stati delle guide perfette, soprattutto si sono contraddistinti per serietà, impegno ed entusiasmo. Non bisogna dimenticare che il loro indirizzo di studi non prevede la Storia dell’Arte e per questo sono ancora più da lodare visto gli eccellenti risultati raggiunti. I visitatori sono stati tantissimi, da scolaresche di Palermo, a turisti provenienti dall’Italia e dall’estero. Molti studenti sono anche riusciti a superare le loro insicurezze e ad accrescere la loro autostima tanto da proporre di partecipare alla prossima edizione. Questo fine settimana diverso è stata anche una bellissima occasione per socializzare e scoprire l’importanza del lavoro di gruppo e della collaborazione reciproca: un’esperienza culturale ma anche di crescita che ognuno di noi porterà nel cuore.
Prof.ssa Marina La Barbera