Dal teatro Massimo al Palazzo dei Normanni…..un fantastico viaggio d’istruzione

Gli alunni delle classi quarte e quinte  hanno partecipato , nel mese di dicembre, alla gita scolastica a Palermo.

La mattina tutti noi bambini, accompagnati dai rispettivi genitori, alle ore 7:00, ci siamo recati al Piazzale Neviera, dove ad aspettarci c’erano le maestre e la dirigente.

prova

Dopo averci consegnato i cappellini, il pass e aver chiamato l’appello siamo saliti sull’autobus, nel mio c’eravamo le tre quinte, le maestre e la Preside, nell’altro, invece, c’erano i bambini delle quarte classi e le loro insegnanti.

La prima cosa che abbiamo fatto, dopo aver preso posto, è stata quella di cantare la canzone “ Tanti Auguri” a Gaia D’agati, una mia compagna di classe che compiva 10 anni, subito dopo abbiamo recitato la preghiera e poi ci siamo scatenati in canzoni molto divertenti.

Verso le ore 8.20 siamo arrivati all’autogrill e, dopo  aver fatto  colazione, abbiamo proseguito per Palermo.

Alle ore 10:00 siamo arrivati al Teatro Massimo, il più grande edificio lirico d’Italia e uno dei più grandi d’Europa.

teatro Massimo Palermo

 

Appena entrati sono rimasta abbagliata dalla bellezza delle tribune e dal meraviglioso tetto dipinto a mano dove erano rappresentati angeli.

Dopo aver preso posto abbiamo assistito allo spettacolo intitolato “ Happy Babbelish”, ovvero di due fratelli Gabbati interpretato da alcuni ragazzi affetti dalla sindrome di Down.

Babbelish parla di una società addormentata, il cui unico Interesse è quello di ottenere dosi di tranquillità giornaliera.

MrBabbelish fa una scoperta eccezionale, cioè quella che masticando un copertone di un’automobile si rende conto di sentirsi sazio, non solo fisicamente ma anche mentalmente.

Fu così che venne fabbricata la gomma Happy Babbel, super plasticosa, super morbidosa e super fuxia che toglie l’appetito e ha il potere di far sentire calmi e tranquilli.

Ciò che ha reso davvero eccezionale questo spettacolo è stato il fatto che a risvegliare questa società da tanta pigrizia sono stati un gruppo di ominidi, apparentemente semplici, ma con delle qualità che spesso vengono sottovalutate.

Inizialmente questo spettacolo non mi era sembrato tanto interessante, invece poi l’ho trovato molto significativo ed emozionante.

Usciti dal Teatro era già ora di mangiare, quindi, ci siamo diretti verso il Burger King, appena arrivati ci siamo accomodati in diversi tavoli e abbiamo mangiato patatine e hamburger.

Prima di rimetterci in viaggio ci siamo rilassati un po’ giocando tutti insieme allegramente.

Già alle 14:30 eravamo arrivati al Palazzo dei Normanni, anticamente Palazzo Reale. Esso è la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. E’ uno dei monumenti più visitati dell’intera Sicilia e la più antica dimora reale dell’Europa.

Palazzo Reale (Palazzo dei Normanni), fronte Nord-Est:

Un tempo ospitava i sovrani di Sicilia e fu sede imperiale con Federico II e Corrado IV. Ad attenderci c’era una signora che ci ha fatto da guida spiegandoci molte cose. Ha iniziato dicendoci che la prima costruzione del Palazzo risale al periodo della denominazione araba della Sicilia e fu trasformato dai Normanni in un complesso polifunzionale che fosse in grado di esprimere tutta la potenza della monarchia. Fu così che si diede il via alla realizzazione di una struttura composta da edifici a forma di torre, collegate tra di loro da un sistema di porteci alternati a giardini, che ospitavano anche laboratori di oreficeria e di produzione di tessuti. Tramite dei sotterranei questo complesso era anche collegato alla cattedrale.Nel 1132, sotto il Regno di Ruggero II, fu costruita la Cappella Palatina che si trova al primo piano di questo maestoso palazzo, essa sorge nella parte più alta dell’antico nucleo cittadino, sopra i primi insediamenti punici, le cui tracce sono ancora visibili nei sotterranei. E’ una basilica a tre navate, dedicata a San Pietro e San Paolo, costruita per volere di Ruggero II e consacrata il 28 Aprile del 1140 come chiesa della famiglia reale. Tutta la cappella è decorata da meravigliosi mosaici bizantini. Tra questi è di notevole bellezza quello rappresentante  il Cristo Pantocratore, con in mano un libro con su scritto “ Io sono luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita”, (in latino e in greco).

palazzo-dei-normanni

Il soffitto della navata centrale e le travature delle altre navate sono in legno con intagli e dipinti in stile arabo. La cappella Palatina fu danneggiata dal terremoto del Settembre 2002 ed in seguito era stata sottoposta a restauri, terminati nel Luglio 2008.

Al secondo piano sono situati gli appartamenti reali e la Sala D’Ercole, che prende il nome dalle figure raffiguranti il ciclo dedicato  all’eroe mitologico greco, completate all’inizio del secolo XIX secolo dall’artista Giuseppe Velasco.

sala-dercole

La Sala D’Ercole è il luogo dove dal 1947  si riuniscono i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana.

 

Il parlamento esercita il potere legislativo previsto dallo Statuto autonomo siciliano e rappresenta il primo Parlamento Italiano e uno dei più antichi d’Europa. Lo Statuto della Regione Siciliana è stato approvato il 15 Maggio 1946. Gli organi più importanti dell’autonomia Siciliana sono: l’ Assemblea Regionale Siciliana (ARS ) e la Presidenza della Regione .

L’Assemblea Regionale Siciliana è l’organo legislativo composto da 90 deputati e il presidente Ardizzone vigila sui lavori, provvede insieme ai suoi collaboratori, due vicepresidenti, tre segretari, tre questori, alla sua amministrazione.

In Sicilia ci sono sei commissioni, ognuno si occupa di competenze diverse su specifiche materie, bilancio, lavoro, ambiente e territori.

Il Presidente della Regione è il capo dell’organo esecutivo e rappresenta la Sicilia in Italia e all’Estero.

Il presidente revoca e nomina gli assessori, il vicepresidente che lo sostituiscono in caso di assenza o di impedimento
Subito dopo la guida ci ha condotti nella Sala Pompeiana decorata da Giuseppe Patania intorno al 1830 in stile neoclassico, con rappresentazioni mitologiche, prendendo spunto dalle scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei.

Sala-Pompeiana

 

La sala Pompeiana o della Regina è un raffinatissimo ambiente dallo sfondo verde tendente all’azzurro.
A seguire siamo stati portati nella Sala dei Viceré, dove si trovano i 21 ritratti affissi alle pareti, rappresentanti appunto i Viceré.

Nella sala sono rappresentati personaggi di spicco, tra cui: Domenico Caracciolo di Villamania, che abolì il tribunale dell’ inquisizione nel 1782 e Francesco  D’ Aquino, principe di Caramanico durante il cui mandato nel 1790 venne istituito l’osservatorio astronomico sulla Torre Pisana del Palazzo Reale.
Subito dopo siamo andati a visitare la Sala dei Venti, ubicata nella Torre Joharia, una delle torri che formavano il castello Normanno e proteggevano la Cappella Paladina.

Risale al dodicesimo secolo, essa è uno dei luoghi più suggestivi del Palazzo Reale, oggi è coperta da un soffitto ligneo settecentesco al cui centro spicca la Rosa dei Venti ed alcuni fregi, a realizzarli sono stati alcune maestranze islamiche.

Continuando siamo stati condotti nella Sala Cinese, dove abbiamo potuto osservare bellissimi dipinti rappresentanti uomini e donne su uno sfondo azzurro.

sala cinese

 

Questo luogo, dipinto dai fratelli Salvatore e Giacomo Patricolo, richiama la moda imperante presso quasi tutte le corti europee tra il XVIII e il XIX secolo, che riconducevano ad argomenti in grado di mostrare tematiche già presenti all’interno della casina alla Cinese sita all’interno del Parco della Favorita
Uscendo da questa magnifica sala siamo entrati nella Sala di Ruggero.

Le stupende decorazioni si devono al figlio Guglielmo I. I mosaici rappresentano elementi fitomorfi, zoomorfi ed antropomorfi, cioè scene di caccia ed emblemi allegorici del potere normanno.

Nella sala erano presenti tantissimi oggetti di valore e quello che mi ha colpito maggiormente è stato il tavolo in oro. Le gambe del tavolo riproducono le zampe di un ariete e terminano con zoccoli veri pietrificati.
Siamo stati condotti anche nella Sala della Preghiera dove c’è stato mostrato un quadro della pittrice Anna Maria Coriolato, una donna in preghiera da cui prende il nome la sala ed è stata anche sala dei paesaggi siciliani.

Al piano terra si trovano il Cortile Maqueda, che noi abbiamo visto affacciandoci dall’ androne.

palazzo

 

Il duca di Maqueda Bernardino de Cardenas Portugal, viceré in Sicilia dal 1598 al 1601, diede vita ad un’importantissima opera urbanistica per la città di Palermo. Egli contribuì in modo significativo a riqualificare il Palazzo Reale con la costruzione del cortile Maqueda avvenuta nel 1600, una struttura a tre loggiati il cui livello intermedio è quello più elevato.

Abbiamo anche appreso che nel piano terra ci sono Le Sale del Duca di Montalto affrescate durante la prima metà del XVII secolo dai più bravi artisti del tempo, tra cui Pietro Novelli, Geraldo Astorino e Vincenzo La Barbera.

Al piano inferiore sono presenti le Mura Punico-Romane, risalenti al V secolo a.C., ne abbiamo osservati  i resti attraverso un tavolo rotondo con sopra un vetro trasparente, essi rappresentano la più antica sezione stratigrafica del Palazzo Normanno rinvenute nel 1984.

Abbiamo potuto osservare la mostra “Mirabilia Maris”, che mette in evidenza le testimonianze storico-archeologiche subacquee provenienti dai fondali siciliani attraverso un percorso espositivo costituito da oggetti recuperati in mare, ideato e organizzato dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.

Attraverso il paziente lavoro degli archeologi supportate dalle tecnologie sempre più innovative, ci si immerge nella storia vista con gli occhi del navigante, che ha lasciato negli abissi tante testimonianze del suo passaggio.
Continuando a guardarci intorno la guida ci ha fatto osservare tante cose particolari quali: molari di elefante appartenenti ad una specie estinta di elefanti nani,  un elmo corinzio, il Satiro danzante, che si pensa potesse essere la polena di un’antica nave o l’immagine di una divinità protettrice posizionata sulla poppa, ma la cosa più probabile è che la statua recuperata a circa 500 metri nel Canale di Sicilia facesse parte di un gruppo statuario di satiri danzanti, il Frammento di Altorilievo rappresentante una zampa di Elefante, rinvenuta nelle acque dello stretto di Sicilia, gli Elmi di tipo Montefortino, questi tipi di elmi erano in bronzo e venivano indossati dai soldati mercenari che vendevano i loro servigi al miglior offerente, i Tubuli per volte, sono in terracotta e si incastrano insieme per creare un sostegno, le Anfore, il Braciere, che nel 150-200 veniva utilizzato per servire il cibo, il Piano di lavoro, utensile in legno per le riparazioni di bordo, Afrodite il busto marmoreo appartenente alla dea greca dell’amore.

Infine all’interno del Bastione di San Pietro si trovano i Giardini Reali.

Il giardino è composto da aiuole dai bordi curvilinei e da varie specie arboree di origine subtropicale.

All’interno del palazzo ci sono due stanze che nel XIX secolo venivano usate come sale da ballo per i nobili ed esse sono la Sala Rossa e la Sala Gialla.

Mi sarebbe tanto piaciuto poterle visitare, perché da quello che ho potuto notare dalle immagini sono davvero fantastiche.  

Usciti dal Palazzo era buio è stato così bello e piacevole stare ad ascoltare la guida e soprattutto ad osservare così tante meraviglie che non mi sono resa conto che era già passato tantissimo tempo.

Per concludere questa magnifica giornata siamo tornati sull’autobus e anche se, tanto stanchi, non ci siamo dati per vinti e abbiamo continuato a cantare allegramente fino all’arrivo al nostro bel paesello.                                                                     Greta Scalone