La sciagura dell’Andrea Doria. Parla Pierette Domenica Simpson.

“Il capitano e il suo equipaggio accusati ingiustamente”.

BUCCINO, 16 Novembre 2016

Le classi seconde del Liceo Scientifico Assteas di Buccino hanno incontrato Luca Guardabascio, regista del film “Andrea Doria”,  Pierette Domenica Simpson,  protagonista e testimone dell’accaduto e l’assessore del Comune di Buccino Maria Trimarco.

La giornata è iniziata con la visione dei primi dieci minuti del film; successivamente sono intervenuti il regista e la protagonista che hanno spiegato le motivazioni della scelta di girare questo docu-film. Un’opera cinematografica di successo che porta a galla la verità sul drammatico momento dell’affondamento della nave Andrea Doria, avvenuto il 25 luglio 1956.

      Pierette Domenica Simpson ha raccontato che all’epoca dei fatti aveva nove anni e si era imbarcata sulla nave con i propri nonni per raggiungere la madre a Detroit in America. La protagonista, oltre a raccontare la propria esperienza di vita, vuole principalmente riscattare l’immagine del capitano dell’Andrea Doria Pietro Calamai e del suo equipaggio, accusati ingiustamente del disastro avvenuto sessanta anni fa.

Pirette con la nonna e la madre
Pirette con la nonna e la madre

La donna, residente a Detroit, è tornata in Italia per raccontare e testimoniare la sconvolgente verità sul più grande salvataggio in mare della storia. Pierette Domenica fu abbandonata dalla madre a pochi mesi dalla nascita: la madre si trasferì a Detroit, mentre la piccola rimase a vivere con i nonni in un piccolo paese del Piemonte. Nel corso degli anni la madre di Pierette chiese più volte ai suoi genitori di portare la piccola in America per poterla vedere.

All’età di nove anni la bambina decise insieme ai nonni di partire per l’America e l’unica soluzione per arrivare a destinazione era l’Andrea Doria: una nave che poteva trasportare fino a 1300 passeggeri e rappresentava uno dei punti d’orgoglio dell’Italia.

Passarono otto giorni, Pierette e i suoi nonni non vedevano l’ora di arrivare a destinazione; infatti la sera del 24 festeggiarono l’arrivo che sarebbe avvenuto il giorno seguente. Inaspettatamente  alle 11:10 del 25 luglio la nave si scontrò con un mercantile svedese, che aveva sbagliato rotta a causa della fitta nebbia. Il transatlantico italiano iniziò subito ad inclinarsi, primai sul lato destro e poi su quello sinistro.

Pierette ha raccontato che in quel momento sentì un forte rumore e subito dopo  avvertì un brusco movimento della nave, come un terremoto; allora tutti insieme, seduti a terra, cominciarono  a pregare. Dopo un paio di ore arrivarono le barche di savataggio che portarono sulla terra ferma mille persone tra cui Pierettdoriae e i suoi nonni. Pierette fu tratta in salvo legata ad una fune e calata nella barca di salvataggio.

La giornata si è conclusa con i ringraziamenti della protagonista e del regista per l’attenta partecipazione della platea. Infatti il docu-film ha suscitato molto interesse ed è stato apprezzato dagli studenti, che non conoscevano la tragica storia del transatlantico  “Andrea Doria”.