Alla Festa nazionale dell’Unità, che quest’anno si svolge a Catania, l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale Bruno Marziano ha fatto il punto sugli interventi di edilizia scolastica in Sicilia. Ribadendo come si siano obbligati Istituti e Comuni a inserire interventi di consolidamento antisismico per accedere ai finanziamenti. Che, a detta dell’assessore, sono importanti e riusciranno a coprire interventi su oltre 200 scuole dell’Isola.
Ecco le parole di Marziano, nel corso del dibattito sul Diritto allo Studio che si è svolto l’altro ieri alla Villa Bellini, sede della festa dell’Unità.
«Per prima cosa – ha spiegato l’assessore Marziano – abbiamo obbligato i Comuni siciliani che non l’avevano ancora fatto, tanti, a iscriversi all’anagrafe per l’edilizia scolastica, uno dei meccanismi della legge sulla “Buona Scuola” che stanno funzionando bene. Abbiamo detto: Comune, se non lo fai non puoi ricevere finanziamenti. Inoltre, abbiamo detto a Comuni e Liberi consorzi: se nel progetto di edilizia scolastica di ogni istituto non sono previsti interventi contro il rischio sismico, bocceremo il progetto. In questo modo, grazie al meccanismo di Buona Scuola, nel mese di novembre abbiamo erogato finanziamenti a 129 istituti scolastici per complessivi 87 milioni di euro. Lo scorso 6 febbraio abbiamo fatto il bando per la seconda annualità, sfruttando gli importi ottenuti dai ribassi sui bandi della prima tranche».
Si è calcolato un ribasso medio del 20% quindi in totale un 16-17 milioni ai quali vanno aggiunti i circa 22 del riparto per l’annualità 2016, spiega l’assessore, e poi «l’utilizzo dei fondi del PO Fesr Scuola che ci porterà dal 2017 al 2020 con certezza 157 milioni di euro. Così abbiamo messo a finanziamento le 55 scuole che avevano partecipato nel 2015 ma non avevano ottenuto risorse e hanno partecipato altri 90 istituti che nell’arco di pochi mesi verranno finanziati. In totale interventi su 256 istituti».