Matteo Renzi è il politico che sicuramente ha destato più scalpore nella scena nazionale e internazionale. Come potremmo giudicarlo? Per rispondere a questa domanda, potremmo ispirarci ad un illustre personaggio dell’ambiente fiorentino: parliamo di Niccolò Machiavelli.
Per prima cosa, già all’inizio del governo di Renzi, è parso immediatamente chiaro che la scelta di assumere una carica cosi importante abbia stupito anche i suoi stessi collaboratori. Questo ci fa pensare che lui agisca in maniera molto riservata ponderando le proprie scelte al cospetto di pochissimi fidati. Proprio nel capitolo XIII del suo “Principe” Machiavelli suggerisce di non affidarsi mai a terzi sulle scelte da prendere. In più, come il segretario della cancelleria fiorentina suggerisce, è bene non affidarsi ad estranei nel mantenimento del proprio governo. Infatti, la voglia di distaccarsi da Enrico Letta, figura di scarso peso politico, ha indotto il neonominato premier a, letteralmente, demolire il presidente della repubblica, nel corso di uno dei suoi primi discorsi, svincolandosi completamente da esso. Ciò risponde ad un altro precetto machiavellico: ha fatto ciò che non voleva fosse fatto a lui, ha distrutto per non essere distrutto, come richiede l’autore del “Principe” è stato dinamico, adattandosi alla situazione e agendo per primo, non lasciandosi sopraffare dalla fortuna, in un certo senso rispondendole e dominandola. In più, qui si manifesta un’altra qualità di un buon principe: quella di sapere dosare nella maniera più corretta la sua “bestia” e il suo “uomo”. Ovviamente, Renzi risente di molte abitudini della politica odierna che farebbero inorridire letteralmente Machiavelli: l’abituale presenza di così tanti collaboratori da scadere nell’adulazione. Questo fattore è spesso criticato da Machiavelli il quale sostiene la loro grande pericolosità nei confronti di un principe poco attento.
In conclusione, l’attuale premier rispecchia per molti aspetti le caratteristiche del Principe ideale machiavellico. L’analisi di alcune situazioni in cui era protagonista ce lo hanno mostrato come un buon leader, attento e puntuale nei suoi interventi, e dotato di grande intuizione politica. Ciò di cui necessita, che gli farebbe acquistare grande fama, sarebbe proprio il riuscire a risollevare il nostro paese, compiendo quella che Machiavelli stesso riteneva una impresa per il suo Principe.