E’ giunta al traguardo la seconda edizione del Premio Stereotipa “Oltre gli stereotipi: un altro genere di amore” dell’UDI di Catania: duecento studenti si sono ritrovati al Palazzo della Cultura di Catania con i loro insegnanti, i genitori, le donne dell’associazionismo, i rappresentanti della cultura e delle istituzioni.
Un titolo aperto che conferma l’obiettivo di promuovere, attraverso la parola dei giovani delle scuole, il superamento degli stereotipi di genere, radicati nei comportamenti, nelle parole, negli atteggiamenti osservati nel mondo degli adulti e dei pari, nei libri, nei media, nella vita quotidiana.
Un progetto verticale che ha coinvolto scuole di ogni ordine e grado- dalla primaria, alla scuola media , alle scuole superiori, alla scuola serale per gli adulti. «Un’azione che vuole portare tra le giovani generazioni lo spirito da cui sono nate le battaglie delle donne dell’UDi , iniziate settant’anni fa», ha sottolineato Adriana Laudani.
«Racconti, poesie, video e opere pittoriche realizzate dagli studenti – ha detto Pina Arena, coordinatrice didattica del Concorso – portano un segno forte, talora doloroso, del desiderio di ascolto e rispetto delle differenze. Con le loro opere i ragazzi non si sono fermati alla denuncia della violenza maschile sulle donne, ma hanno anche portato l’attenzione sull’omofobia e sulle relazioni omosessuali , proponendo vie nuove per relazioni ed identità libere» .
Otto le scuole presenti: pluripremiato l’IIS Vaccarini, seguito dalla scuola media Carducci”dall’IIS ”Benedetto Radice” di Bronte, dall’ITI “Cannizzaro”, dall’ITE “Gioacchino Russo” di Paternò, dall’IPSSAT Rocco Chinnici” di Nicolosi.
Un plauso ad un lavoro misto sul tema dell’amore pari, una vera lezione d’amore. A tenerla è stata Lucrezia, una bambina di dieci anni, alunna dell’IC ”XX Settembre” di Catania. Un premio speciale è andato al progetto internazionale ”Un Giardino delle Giuste e dei Giusti in ogni scuola”.
Le donne dell’Udi, guidate da Giovanna Crivelli e Adriana Laudani, hanno raccolto attorno alla loro manifestazione il contributo di “associazioni amiche” e delle Istituzioni: hanno partecipato all’iniziativa Orazio Licandro, Assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Catania, Fabio Gaudioso della Società Cinestudio, Allegra Puglisi Cosentino della Fondazione Puglisi Cosentino per l’arte, Cristina Grasso, Direttrice dell’Archivio di Stato di Catania. Il loro contributo è stato in tono con lo spirito colto dell’iniziativa: hanno premiato i giovani vincitori con opere di bellezza e di cultura: libri, fumetti storici, biglietti per gli spettacoli del cinema King e dell’arena Argentina, per la mostra “Breve storia del mondo” dell’artista Pietro Ruffo, per l’opera “La Sonnambula” al teatro Bellini, per una visita guidata all’Archivio di Stato di Catania.
«Si conferma, così, un’antica condivisione d’intenti», ha detto Fabio Gaudioso che ha invitato i giovani a partecipare ad un progetto futuro che mette insieme Cinestudio, artisti e studenti.
Infine, l’Assessore Licandro ha comunicato che la Giunta del Comune di Catania ha appena approvato la proposta di Toponomastica femminile di intitolare la pista ciclabile, appena inaugurata, alle “Staffette partigiane”, alle donne che in bicicletta hanno fatto la Resistenza. La manifestazione si è chiusa così, con un appuntamento che prolunga questa giornata : il 2 giugno, ancora in nome della libertà delle donne.